Voucher per la digitalizzazione delle Pmi
Dal 30 gennaio le piccole e medie imprese possono richiedere i voucher per la digitalizzazione ed il loro ammodernamento tecnologico. Rispetto agli altri bandi erogati negli anni passati, il Ministero dello Sviluppo Economico questa volta ha deciso di assegnare le risorse in proporzione al fabbisogno delle imprese, indipendentemente dall’ordine di arrivo delle domande, tagliando l’importo del contributo, al di sotto dei 10 mila euro promessi, qualora i 100 milioni stanziati non bastassero a finanziare tutte le Pmi ammesse.
I voucher digitalizzazione sono contributi che coprono il 50 per cento delle spese sostenute dalle Pmi per l’ammodernamento tecnologico, fino a un massimo di 10 mila euro per ciascuna impresa. Tra i costi ammissibili rientrano l’acquisto di software, hardware e servizi per l’e-commerce, le spese per l’accesso alla connettività a banda larga e ultralarga, per il collegamento alla rete Internet mediante la tecnologia satellitare, ma anche per la formazione qualificata nel campo Ict e per l’avvio di forme di smart working, tra cui il telelavoro. Tutte le Pmi con sede in Italia e iscritte al Registro delle imprese possono richiedere i contributi.
Le domande possono essere presentate dalle 10.00 del 30 gennaio fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018. La novità rispetto ad altre agevolazioni del Ministero dello Sviluppo economico è che, trascorsi 30 giorni dalla chiusura dello sportello, il Mise adotterà un provvedimento cumulativo con l’indicazione delle imprese ammesse e l’importo dell’agevolazione prenotata e poi provvederà alla ripartizione delle risorse tra tutte le Pmi ammissibili alle agevolazioni, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda.
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